Il modello “Progressive Autonomy” di Canopy consente ai team di avviare sub-chain sotto la sicurezza condivisa dei validatori, per poi passare a L1 completamente sovrani senza dover ricostruire l’infrastruttura o raccogliere un budget di sicurezza separato.
Canopy, l’azienda che sta costruendo un framework Layer 1 (L1) di nuova generazione con la semplicità di un Layer 2 (L2), introduce Progressive Autonomy, un nuovo modello di deployment progettato per rendere il lancio di una blockchain drasticamente più semplice, pur mantenendo piena sovranità a lungo termine e la cattura del valore. Il framework offre agli sviluppatori un ciclo di vita completo: i team possono lanciare come sub-chain protette dalla rete di validatori di Canopy, personalizzare la propria chain man mano che matura e passare a una L1 indipendente senza dover riscrivere l’infrastruttura di base o assemblare un costoso budget di sicurezza.
Progressive Autonomy debutta in un momento in cui i limiti sia dei rollup L2 che dello sviluppo L1 tradizionale stanno diventando sempre più vincolanti per i team. I rollup hanno reso il deployment semplice, ma al costo di sequencer centralizzati, token utilizzati solo per la governance, frammentazione ed ecosistemi che faticano a trattenere valore.
Le L1 sovrane restano l’unica architettura che cattura costantemente l’economia a lungo termine, ma costruirne una richiede tipicamente oltre un anno di ingegneria, un capitale iniziale sostanziale e lo sviluppo di un consenso personalizzato. In generale, questo processo macchinoso e costoso costringe i builder a fare compromessi precoci: dare priorità alla facilità sacrificando la proprietà, oppure perseguire la sovranità a costi proibitivi.
Adam Liposky, CEO di Canopy, ha dichiarato:
“I team erano costretti a una falsa scelta tra semplicità e sovranità, così abbiamo costruito Canopy per eliminare questo compromesso. Sovranità dovrebbe significare che gli sviluppatori controllano l’economia della loro rete e catturano valore sulle proprie infrastrutture. Progressive Autonomy consente ai team di lanciare rapidamente, mantenere la proprietà a lungo termine della propria chain e costruire verso un futuro di centinaia di sub-chain sovrane specializzate possedute dalle comunità che le sostengono.”
Il modello Progressive Autonomy elimina i compromessi, garantendo che tutte le chain lanciate su Canopy ereditino la sicurezza condivisa restaked da una rete in crescita di validatori professionali, inclusi oltre 20 operatori di alto livello che hanno già aderito al Betanet della piattaforma. Questo offre alle nuove chain protezione fin dal primo giorno, senza dover fare affidamento su inflazione dei token o mercati di sicurezza esterni.
La condivisione dei validatori elimina la necessità, per i progetti nelle prime fasi, di assemblare e incentivare i propri set di validatori. Ciò riduce sia il tempo necessario per il lancio sia la complessità operativa associata al processo. L’architettura senza VM di Canopy consente agli sviluppatori di programmare in qualsiasi linguaggio e di adattare l’ambiente di esecuzione man mano che l’applicazione scala, senza toccare il consenso o modificare la rete sottostante.
Quando un progetto è pronto, può staccarsi dalla sicurezza condivisa di Canopy e passare a una L1 completamente sovrana, portando con sé la propria storia, stato, comunità ed economia. Il percorso di upgrade preserva la continuità per utenti e sviluppatori, concedendo ai team il pieno controllo su governance, performance e cattura del valore. Canopy presenta questo come un cambiamento strutturale per l’industria. Invece di scegliere tra una L1 o una L2 all’inizio, i team ora possono evolvere naturalmente dall’incubazione all’indipendenza man mano che crescono le loro esigenze.
Andrew Nguyen, Co-Fondatore e CTO di Canopy, ha dichiarato:
“Progressive Autonomy permette agli sviluppatori di concentrarsi interamente sulla creazione di applicazioni utili e ad alte prestazioni invece che lottare con l’infrastruttura. Il nostro obiettivo era togliere i pesi della sicurezza e delle operazioni dalla creazione tradizionale di L1 e renderli completamente invisibili. Quando la sovranità diventa accessibile, l’intero ecosistema si espanderà e ne trarrà beneficio reciproco.”
Il Betanet di Canopy è già attivo e supportato da validatori leader come PierTwo, Stakely, Rhino, Lavender Five, Nodes.Guru, Kingnode, Easy2Stake e altri, segnalando un primo slancio per l’approccio della sicurezza condivisa. Il lancio completo del mainnet è previsto per il 2026, dopo oltre 18 mesi di sviluppo sul protocollo core e sull’infrastruttura di supporto.
Canopy rende il lancio di una blockchain sovrana semplice quanto l’avvio di un’app. I team possono effettuare il deployment in pochi giorni, possedere l’economia della propria rete e connettersi tra chain senza bridge o asset wrapped. Alimentato da NestBFT e dalla sicurezza mesh layerless, Canopy offre protezione condivisa e atomic swap integrati per ogni chain sulla rete. Gli sviluppatori ottengono costi prevedibili, template di deployment rapidi e interoperabilità fin dal primo giorno.
