Ecco una storia direttamente dalla prima linea dell’evoluzione tecnologica. Bitfarms, la società di mining di Bitcoin nota per il suo enorme consumo di energia e la produzione di blocchi crypto, ha annunciato che smetterà di minare entro il 2027.
Invece, prevede di convertire il suo sito da 18 megawatt nello Stato di Washington in moderni data center per AI e high-performance computing già a partire da dicembre 2026.
Benvenuti nel futuro, dove i miner di valuta digitale scambiano i loro rig per schede grafiche e si tuffano a capofitto nell’intelligenza artificiale.
Potenza di elaborazione
Bitfarms sta puntando forte su questa svolta, dato che l’economia del mining inizia a sembrare una lenta emorragia.
L’azienda ha dichiarato di aver siglato un accordo da 128 milioni di dollari per attrezzature IT e infrastrutture presso il sito di Washington, e dispone di quasi un miliardo di dollari di liquidità per sostenere questa trasformazione.
Tuttavia, va detto che il mercato azionario non ha festeggiato: le azioni di Bitfarms sono scese del 10-15% subito dopo la diffusione della notizia, mentre gli investitori si interrogavano sul futuro della società.
GPU-as-a-service
Il CEO Ben Gagnon non ha usato mezzi termini riguardo al cambiamento e ha dichiarato di voler aumentare i ricavi.
“Anche se questo sito di Washington rappresenta meno dell’1% del nostro intero portafoglio sviluppabile, crediamo che convertirlo in GPU-as-a-Service possa generare un reddito operativo netto superiore a tutto quello che abbiamo mai ottenuto dal mining di Bitcoin.”
GPU-as-a-Service significa sostanzialmente noleggiare potenza di calcolo grezza a progetti di AI, qualcosa di più caldo di una giornata estiva sulla blockchain crypto in questo momento.
Dal crypto all’AI
Gli analisti del settore stanno osservando la mossa di Bitfarms con grande attenzione. Se le società di mining iniziassero a convertire in massa i loro rig in data center per l’AI, il mondo della blockchain potrebbe trovarsi di fronte a un cambiamento epocale.
Pressioni economiche, ostacoli normativi e i margini allettanti promessi dall’AI potrebbero essere troppo invitanti per essere ignorati.
La domanda ora è: il resto dei miner seguirà l’esempio di Bitfarms, o si tratta di una scommessa rischiosa sul fatto che l’infrastruttura AI ripagherà?
Per ora, la svolta di Bitfarms da crypto miner a host per l’AI potrebbe tracciare una nuova rotta nella giungla della blockchain, una dove i chip di silicio elaborano intelligenza artificiale invece di puzzle crittografici.
Esperto di criptovalute e Web3, fondatore di Kriptoworld
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Con anni di esperienza nella copertura del settore blockchain, András offre reportage approfonditi su DeFi, tokenizzazione, altcoin e regolamentazioni crypto che stanno plasmando l’economia digitale.

