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Il "momento singolare" di Perp DEX: perché Hyperliquid è riuscito a sfondare la porta dei derivati on-chain?

Il "momento singolare" di Perp DEX: perché Hyperliquid è riuscito a sfondare la porta dei derivati on-chain?

深潮深潮2025/09/30 22:31
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Per:深潮TechFlow

Hyperliquid potrebbe essere solo l'inizio.

Hyperliquid potrebbe essere solo l'inizio.

Scritto da: imToken

“I derivati sono il Santo Graal della DeFi”, e il fatto che i protocolli perp on-chain siano il biglietto d’ingresso per la seconda metà della DeFi era già un consenso di mercato nel 2020.

Tuttavia, la realtà è che negli ultimi 5 anni, sia a causa delle prestazioni che dei costi, i perp DEX hanno sempre dovuto fare scelte difficili tra “performance” e “decentralizzazione”. Durante questo periodo, il modello AMM rappresentato da GMX ha permesso il trading permissionless, ma in termini di velocità di esecuzione, slippage e profondità di mercato, è difficile competere con i CEX.

Fino all’arrivo di Hyperliquid, che grazie alla sua particolare architettura di order book on-chain, ha raggiunto un’esperienza fluida paragonabile ai CEX su una blockchain completamente self-custodial. La recente proposta HIP-3 ha inoltre abbattuto il muro tra Crypto e TradFi, aprendo infinite possibilità per il trading on-chain di nuovi asset.

In questo articolo approfondiremo il funzionamento di Hyperliquid, le sue fonti di rendimento, analizzeremo oggettivamente i rischi potenziali e discuteremo le variabili rivoluzionarie che porta al settore dei derivati DeFi.

Il ciclo del settore perp DEX

La leva finanziaria è il primitivo fondamentale della finanza. Nei mercati finanziari maturi, il trading di derivati supera di gran lunga lo spot in termini di liquidità, volume di capitale e scala di scambi. Dopotutto, grazie ai meccanismi di margine e leva, un capitale limitato può muovere un mercato molto più grande, soddisfacendo esigenze di copertura, speculazione e gestione dei rendimenti.

Anche nel mondo Crypto, almeno nel settore CEX, questa regola è stata confermata. Già nel 2020, il trading di derivati rappresentato dai futures ha iniziato a sostituire lo spot, diventando gradualmente il mercato dominante.

I dati di Coinglass mostrano che, nelle ultime 24 ore, il volume giornaliero dei futures dei principali CEX ha raggiunto diversi decine di miliardi di dollari, con Binance che ha superato i 130 miliardi di dollari.

Il

Fonte: Coinglass

Al contrario, il percorso dei perp DEX on-chain è stato lungo cinque anni. Durante questo periodo, dYdX ha esplorato un’esperienza più simile ai CEX tramite order book on-chain, ma ha affrontato sfide nel bilanciare performance e decentralizzazione. Il modello AMM rappresentato da GMX ha permesso il trading permissionless, ma la velocità, lo slippage e la profondità rimangono molto distanti dai CEX.

In realtà, il crollo improvviso di FTX all’inizio di novembre 2022 ha temporaneamente stimolato un’impennata nei volumi di trading e nei nuovi utenti di protocolli di derivati on-chain come GMX e dYdX. Tuttavia, a causa dell’ambiente di mercato, delle prestazioni on-chain, della profondità e della varietà degli asset, l’intero settore è presto ricaduto nell’oblio.

Oggettivamente, una volta che gli utenti si rendono conto che il trading on-chain comporta gli stessi rischi di liquidazione ma senza la liquidità e l’esperienza dei CEX, la volontà di migrare si azzera.

Quindi la questione chiave non è “c’è domanda per i derivati on-chain”, ma la mancanza di un prodotto che offra un valore insostituibile rispetto ai CEX e che risolva i limiti di performance.

Il gap di mercato è molto chiaro: DeFi ha bisogno di un protocollo perp DEX che offra davvero un’esperienza di livello CEX.

Proprio in questo contesto, l’arrivo di Hyperliquid ha portato una nuova variabile al settore. Pochi sanno che, sebbene Hyperliquid sia diventato popolare solo quest’anno, è stato lanciato già nel 2023 e ha continuato a iterare e accumulare negli ultimi due anni.

Hyperliquid è la forma finale del “CEX on-chain”?

Di fronte al dilemma di lunga data “performance vs decentralizzazione” del settore perp DEX, l’obiettivo di Hyperliquid è molto diretto: replicare direttamente l’esperienza fluida dei CEX on-chain.

Per farlo, ha scelto una strada radicale: non si affida alle limitazioni prestazionali delle chain esistenti, ma costruisce una propria L1 application chain basata sullo stack tecnologico Arbitrum Orbit, integrando un order book e un matching engine completamente on-chain.

Questo significa che, dall’ordine, al matching, al settlement, tutte le fasi del trading avvengono in modo trasparente on-chain, raggiungendo al contempo velocità di elaborazione nell’ordine dei millisecondi. Dal punto di vista architetturale, Hyperliquid assomiglia quindi a una versione completamente on-chain di dYdX, senza più dipendere da matching off-chain, puntando direttamente alla forma finale del “CEX on-chain”.

Gli effetti di questa scelta radicale sono stati immediati.

Dall’inizio di quest’anno, il volume giornaliero di Hyperliquid è cresciuto costantemente, raggiungendo i 20 miliardi di dollari. Al 25 settembre 2025, il volume totale cumulato ha superato i 2.7 trilioni di dollari, e i suoi ricavi superano la maggior parte dei CEX di seconda fascia. Questo dimostra che la domanda di derivati on-chain esiste, ma mancava un prodotto davvero adatto alle caratteristiche della DeFi.

Il

Fonte: Hyperliquid

Naturalmente, questa crescita esplosiva ha rapidamente attratto l’ecosistema: di recente, la gara per i diritti di emissione di USDH su HyperLiquid ha visto la partecipazione pubblica di grandi player come Circle, Paxos e Frax Finance (per approfondire: “A partire dal successo di USDH su HyperLiquid: dove si trova il punto di leva delle stablecoin DeFi?”), a dimostrazione della sua attrattiva.

Tuttavia, replicare l’esperienza dei CEX non è il punto d’arrivo per Hyperliquid. La recente proposta HIP-3 introduce un’infrastruttura core permissionless, consentendo agli sviluppatori di lanciare mercati di perpetual futures: prima solo il team core poteva aggiungere nuove coppie di trading, ora chiunque abbia in staking 1 milione di HYPE può lanciare il proprio mercato on-chain.

In breve, HIP-3 permette di creare e lanciare mercati di derivati su qualsiasi asset su Hyperliquid, senza permessi. Questo rompe completamente il limite dei Perp DEX che potevano trattare solo le principali criptovalute. Nel quadro di HIP-3, in futuro potremmo vedere su Hyperliquid:

  • Mercati azionari: trading di asset leader dei mercati finanziari globali come Tesla (TSLA), Apple (AAPL);

  • Commodity e Forex: trading di oro (XAU), argento (XAG) o euro/dollaro (EUR/USD) e altri prodotti finanziari tradizionali;

  • Mercati predittivi: scommesse su vari eventi, come “La Federal Reserve abbasserà i tassi la prossima volta?” o “Il floor price di una blue chip NFT”, ecc.;

Questo amplierà notevolmente la gamma di asset e la base utenti potenziale di Hyperliquid, sfumando i confini tra DeFi e TradFi. In altre parole, consente a qualsiasi utente globale di accedere, in modo decentralizzato e permissionless, agli asset core e alle dinamiche finanziarie del mondo tradizionale.

L’altra faccia della medaglia

Tuttavia, sebbene le alte prestazioni e il modello innovativo di Hyperliquid siano entusiasmanti, ci sono rischi non trascurabili, soprattutto considerando che non ha ancora affrontato uno “stress test” in una crisi di grandi dimensioni.

Il problema del bridge cross-chain è il primo e più discusso dalla community: Hyperliquid si collega alla mainnet tramite un bridge controllato da una multi-sig 3/4, che costituisce un nodo di fiducia centralizzato. Se queste firme dovessero essere compromesse per errore (ad esempio perdita delle chiavi) o per dolo (collusione), la sicurezza degli asset degli utenti sul bridge sarebbe direttamente minacciata.

Inoltre, esiste un rischio di strategia del vault, poiché i rendimenti del vault HLP non sono garantiti. Se la strategia dei market maker subisce perdite in particolari condizioni di mercato, anche il capitale depositato nel vault diminuirà. Gli utenti, quindi, devono assumersi il rischio di fallimento della strategia insieme alle aspettative di rendimento elevato.

Essendo un protocollo on-chain, Hyperliquid affronta anche rischi tipici della DeFi come bug negli smart contract, errori negli oracle e liquidazioni degli utenti in operazioni a leva. In effetti, negli ultimi mesi la piattaforma ha già subito diversi eventi di liquidazione di massa causati da manipolazioni di prezzo su token a bassa capitalizzazione, evidenziando la necessità di migliorare il risk management e la supervisione del mercato.

Oggettivamente, c’è anche un altro aspetto spesso trascurato: come piattaforma in rapida crescita, Hyperliquid non ha ancora affrontato test di compliance o gravi incidenti di sicurezza. In una fase di espansione rapida, i rischi sono spesso mascherati dall’aura della crescita.

In sintesi, la storia dei perp DEX è tutt’altro che conclusa.

Hyperliquid è solo l’inizio: la sua rapida ascesa dimostra la reale domanda di derivati on-chain e la fattibilità di superare i limiti di performance tramite innovazione architetturale. HIP-3 espande l’immaginazione a mercati azionari, oro, forex e persino mercati predittivi, sfumando per la prima volta i confini tra DeFi e TradFi.

Sebbene alti rendimenti e alti rischi vadano sempre di pari passo, da una prospettiva macro l’attrattiva del settore dei derivati DeFi non svanirà per i rischi di un singolo progetto. In futuro, potrebbero emergere nuovi leader dopo Hyperliquid/Aster. Finché crediamo nel potenziale e nel fascino della DeFi e dei derivati, dovremmo prestare sufficiente attenzione a questi progetti emergenti.

Forse, guardando indietro tra qualche anno, questo sarà ricordato come un’opportunità storica completamente nuova.

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Esclusione di responsabilità: il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente l’opinione dell’autore e non rappresenta in alcun modo la piattaforma. Questo articolo non deve essere utilizzato come riferimento per prendere decisioni di investimento.

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