
- Gli ETF su Ether registrano deflussi per 795,8 milioni di dollari in 5 giorni mentre il prezzo di ETH scende del 10,8% a 3.995 dollari.
- La decisione della SEC sullo staking è imminente; Grayscale si prepara a mettere in staking le proprie partecipazioni in ETH sotto pressione.
- Gli ETF su Bitcoin affrontano deflussi per 897,6 milioni di dollari, ma gli analisti li definiscono “il lancio più grande di sempre”.
Gli exchange-traded funds (ETF) spot su Ether con sede negli Stati Uniti hanno registrato la loro seconda serie prolungata di deflussi in meno di un mese, sottolineando la persistente cautela degli investitori sul mercato.
La vendita coincide con il calo del prezzo di Ether (ETH) di oltre il 10% nell’ultima settimana, riflettendo preoccupazioni più ampie sulla domanda di criptovalute e sull’incertezza normativa.
Cinque giorni consecutivi di deflussi per gli ETF su Ether
Secondo i dati di Farside, gli ETF spot su Ether hanno registrato questa settimana cinque giorni consecutivi di deflussi netti, per un totale di 795,8 milioni di dollari.
Solo venerdì sono stati ritirati 248,4 milioni di dollari, concludendo una settimana difficile per questi prodotti.
Il prezzo di Ether è sceso del 10,8% a 3.995,33 dollari negli ultimi 7 giorni al momento della scrittura.
Questa è la prima volta che gli ETF su Ether registrano una serie di deflussi di cinque giorni dalla settimana terminata il 5 settembre, quando l’asset veniva scambiato vicino ai 4.300 dollari.
La pressione ripetuta suggerisce un calo dell’appetito degli investitori nel breve termine, anche se gli sviluppi a lungo termine relativi allo staking potrebbero rimodellare il sentiment di mercato.
L’approvazione dello staking potrebbe cambiare le dinamiche di mercato
Gli operatori di mercato continuano a monitorare i segnali della US Securities and Exchange Commission (SEC) su un’eventuale autorizzazione dello staking all’interno degli ETF spot su Ether.
Lo staking, che consente agli investitori di ottenere rendimenti bloccando ETH, potrebbe fornire un ulteriore incentivo ai detentori a lungo termine e rafforzare l’utilità di questi prodotti.
Il 19 settembre è stato riportato che Grayscale si sta preparando a mettere in staking parte delle sue significative partecipazioni in Ether, una mossa interpretata da alcuni come un segnale di fiducia che i regolatori potrebbero presto consentire lo staking all’interno dei prodotti scambiati in borsa.
Nonostante questo potenziale catalizzatore, i dati di trading attuali evidenziano una persistente pressione di vendita.
Cointelegraph ha osservato che il volume netto dei taker su Binance è rimasto negativo nell’ultimo mese, segnalando che la partecipazione retail su Ether si sta raffreddando.
L’analista crypto Bitbull ha descritto la serie di deflussi dagli ETF come “un segno di capitolazione poiché il panico di vendita è stato molto elevato”.
Anche gli ETF su Bitcoin affrontano prelievi
La tendenza alla vendita non si è limitata a Ether.
Anche gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato cinque giorni di deflussi, per un totale di 897,6 milioni di dollari nello stesso periodo.
Il prezzo di Bitcoin è sceso del 5,28% nell’ultima settimana, scambiando a 109.551 dollari al momento della pubblicazione.
Sebbene i deflussi recenti riflettano un raffreddamento dello slancio, gli analisti rimangono generalmente ottimisti sulla traiettoria a lungo termine degli ETF su Bitcoin.
L’analista di ETF James Seyffart, intervenendo in un podcast giovedì, ha dichiarato che, sebbene gli ETF su Bitcoin non siano stati “perfettamente caldi negli ultimi mesi”, rimangono “il lancio più grande di tutti i tempi”.
“La quantità di denaro che è arrivata qui è qualcosa che non abbiamo mai visto prima”, ha affermato Seyffart, aggiungendo che gli ETF su Bitcoin stanno performando “meglio di quanto si potesse sperare”.