Momento di grande volatilità nel ciclo di taglio dei tassi: Bitcoin prima sale poi scende?

La Federal Reserve ha avviato un ciclo di taglio dei tassi d’interesse, e potremmo assistere a un rialzo parabolico, ma questo mercato toro potrebbe concludersi con un crollo storico.

Autore: Frank Corva

Traduzione: AididiaoJP, Foresight News

Entrando in un periodo storicamente rialzista per il prezzo di bitcoin, la Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, il che potrebbe aggiungere un ulteriore impulso di liquidità fiat al mercato toro, anche se questo ciclo potrebbe concludersi con un crollo storico.

Storicamente, il prezzo di bitcoin raggiunge il suo picco circa 20 mesi dopo l’halving. L’ultimo halving di bitcoin è avvenuto nell’aprile 2024, il che significa che potremmo vedere il picco ciclico a dicembre di quest’anno.

Questa possibilità sta diventando sempre più concreta, poiché oggi il presidente della Federal Reserve Powell ha tagliato i tassi di 25 punti base, dando motivo a circa 7.4 trillioni di dollari presenti nei fondi del mercato monetario di uscire dalla posizione di attesa e fluire in asset come bitcoin, soprattutto ora che è più facile ottenere esposizione tramite strumenti come gli ETF spot su bitcoin e società di tesoreria bitcoin.

Powell ha inoltre dichiarato oggi che potrebbero esserci altri due tagli dei tassi entro la fine dell’anno, il che ridurrebbe ulteriormente i rendimenti dei fondi del mercato monetario e potrebbe spingere gli investitori verso asset anti-inflazionistici come bitcoin e oro, oltre che verso asset più rischiosi come le azioni tecnologiche e legate all’intelligenza artificiale.

Questo potrebbe catalizzare la fase finale di “melt-up”, simile a quanto avvenuto per le azioni tecnologiche alla fine del 1999 prima dello scoppio della bolla internet.

Inoltre, in linea con le opinioni di Henrik Zeberg e David Hunter, ritengo che il mercato toro iniziato alla fine del 2022 stia entrando nella sua fase finale di rialzo parabolico.

Facendo riferimento agli indici finanziari tradizionali, Henrik Zeberg ritiene che l’S&P 500 supererà i 7.000 punti entro la fine dell’anno, mentre David Hunter prevede che nello stesso periodo raggiungerà gli 8.000 punti (o anche di più).

Ancora più importante, secondo il macro stratega Octavio (Tavi) Costa, potremmo assistere al crollo del supporto del dollaro USA che durava da 14 anni, il che significa che nei prossimi mesi potremmo vedere un indebolimento significativo del dollaro, a sostegno della tesi rialzista per asset anti-inflazionistici e rischiosi.

Cosa accadrà nel 2026?

Dall’inizio del prossimo anno, potremmo assistere al più grande crollo di tutti i mercati dalla crisi del 1929 che diede inizio alla Grande Depressione negli Stati Uniti.

Henrik Zeberg motiva questa previsione con la stagnazione dell’economia reale, evidenziata anche dal numero di case presenti sul mercato.

David Hunter ritiene che siamo alla fine di un ciclo secolare di mezzo secolo guidato dal debito, che si concluderà con un deleveraging senza precedenti nella storia moderna, come ha condiviso su Coin Stories.

Altri segnali, come l’aumento dei default sui pagamenti dei prestiti, indicano anch’essi una brusca stagnazione dell’economia reale, che inevitabilmente avrà ripercussioni sull’economia finanziaria.

Il calo di bitcoin non è inevitabile, ma è molto probabile

Anche se non dovessimo andare incontro a un crollo macro globale, se la storia dovesse ripetersi, il prezzo di bitcoin nel 2026 subirebbe una pressione di vendita storica.

Vale a dire, il prezzo di bitcoin è sceso da quasi 69.000 dollari alla fine del 2021 a circa 15.500 dollari alla fine del 2022, e da quasi 20.000 dollari alla fine del 2017 a poco più di 3.000 dollari alla fine del 2018.

In entrambi i casi, il prezzo di bitcoin ha toccato o è sceso al di sotto della sua media mobile semplice (SMA) a 200 settimane, rappresentata dalla linea azzurra nel grafico sottostante.

Attualmente, la media mobile semplice a 200 settimane di bitcoin si trova intorno ai 52.000 dollari. Se nei prossimi mesi il prezzo di bitcoin dovesse salire in modo parabolico, potrebbe raggiungere i 65.000 dollari, per poi scendere a quel livello o anche più in basso in qualche momento del 2026.

Se dovessimo davvero assistere a un crollo come quello previsto, il prezzo di bitcoin potrebbe scendere ben al di sotto di quella soglia.

Detto ciò, nessuno può sapere cosa riserva il futuro, ma è bene ricordare che la storia non si ripete necessariamente, anche se spesso fa rima.